In Sicilia, ad Avola (Sr)
un nuovo cammino
ORE 13,30 di mercoledì 14 marzo 2012
RADUNO DEI PELLEGRINI IN PIAZZA TEATRO
(CHIESA DI SANTA VENERA)
PER IL CAMMINO IN ONORE DEL BEATO ANTONIO ETIOPE

 

Turismo religioso
nuova opportunità
Il 14 marzo verrà inaugurata
ad Avola antica
la statua dedicata al Beato Antonio Etiope

 

ORE 16,00 S.P. AVOLA - AVOLA ANTICA KM 5 S. E. MONS. ANTONIO STAGLIANO' VESCOVO DI NOTO BENEDICE LA STATUA DEL BEATO ANTONIO ETIOPE
ORE 17,00 CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE, AVOLA ANTICA. INTERVENTI DI SEBASTIANO BURGARETTA (STORIA E SPIRITUALITA' DEL BEATO ANTONIO) E DI MAURILIO ASSENZA (ACCOGLIENZA E CARITA' NEL OSTRO TERRITORIO)

 

 

 

 

 

 

Promuovere il turismo religioso. E' questo l'obiettivo a cui lavora da alcuni mesi la Pro Loco di Avola, e non solo. Mentre le città vicine, a cominciare da Noto, da qualche tempo si sono inserite nei circuiti dei cammini religiosi, ad Avola la strada è ancora tutta in salita. Sebbene la città conti numerose chiese e conservi ancora tradizioni religiose legate alla celebrazione dei Santi patroni, come Santa Venera e San Sebastiano, non riesce a porsi come polo di attrazione di quel particolare turismo, quello religioso, che ha fatto la fortuna di tante città. Tuttavia, non mancano i segnali, seppur timidi, della volontà di lavorare verso questa direzione.
Qualche mese fa, la città dell'Esagono ha ospitato i pellegrini dei cammini europei ed ora si appresta ad inaugurare, il 14 marzo, lungo la provinciale per Avola Antica, al quinto chilometro, la statua del Beato Antonio Etiope. E' prevista, inoltre, anche l'istituzione di un cammino di pellegrinaggio.
«Sarà un momento storico e religioso di eccezionale importanza», ha riferito il presidente della Pro Loco, Peppino Corsico. La realizzazione della statua è stata possibile grazie all'iniziativa dell'associazione turistico-culturale, che, in sinergia con l'associazione Avola Antica, la parrocchia di Santa Venera e il vicariato di Avola, ha sensibilizzato sulla raccolta di fondi, necessari per costruire la statua del Beato. «Hanno contribuito diversi cittadini sensibili e devoti», ha precisato Corsico, il quale ha fatto sapere che la realizzazione della statua è costata circa 5 mila € . «La nostra iniziativa - ha aggiunto - non si ferma soltanto alla collocazione della statua, ma, per il 14 marzo, data in cui la chiesa venera il Beato Antonio Etiope, istituiremo un cammino di pellegrinaggio dedicato anche a San Giacomo di Compostela, santo che il Beato Etiope onorava, alimentando la lampada votiva all'altare dell'apostolo, nella vecchia chiesa di Santa Venera, prima di Avola Antica». L'istituzione del cammino, in collaborazione con Ciccio Urso, direttore del Forum dei cammini europei, consentirà quindi di incentivare anche le forme di turismo religioso. «Faremo in modo - ha commentato Corsico - che il cammino divenga un appuntamento annuale fisso, che attiri devoti e pellegrini da tutta la Sicilia e non solo». Il programma del 14 marzo prevede, alle 13,30, un raduno dei fedeli in piazza Teatro, dove sorge la chiesa di Santa Venera, punto di partenza del cammino in onore del Beato. Alle 16, il vescovo della diocesi di Noto, Monsignor Antonio Staglianò, benedirà la statua del Beato, lungo la Provinciale per Avola Antica. A seguire, nella chiesa Santa Maria delle Grazie, ad Avola Antica, si svolgerà un incontro nel corso del quale interverranno lo studioso Sebastiano Burgaretta, che relazionerà sulla storia e la spiritualità del Beato Antonio, e Maurilio Assenza, docente, che accenderà i riflettori sull'accoglienza e la carità del nostro territorio. Il Beato Antonio Etiope nacque intorno al 1490 e visse per 38 anni ad Avola Antica. Aiutò i malati, i poveri, i carcerati e compì anche miracoli.

Cenzina Salemi
mercoledì 7 marzo 2012
Siracusa, pagina 36

(nella foto in alto Peppino Corsico, presidente della Pro Loco di Avola)

 

Beato Antonio detto l'Etiope (1490 - 1550) Eremita terziario Francescano   Il Beato Antonio nasce a Barce di Cirene (Libia) verso il 1490, figlio di genitori maomettani che lo educano alla legge coranica. Le Galee della Sicilia lo prendono prigioniero, lo sbarcano a Siracusa a terra insieme al bottino e lo espongono al bando al migliore offerente come schiavo. Viene acquistato da un massaro di Avola che lo occupa nell'ufficio del pastore e gli affida il suo gregge di pecore e di capre. Il buon massaro avolese cerca di iniziare il giovane al cristianesimo, e catechizzandolo mette a fuoco particolarmente il dramma d'amore e della passione di Gesù. Antonio affascinato chiede il sacramento del Santo Battesimo scegliendo per sé il nome del famoso santo di Padova. Da quel giorno in poi si impegnerà a mettere in pratica quanto avrà ascoltato dalla parola di Dio così da volere servire il Signore ed essergli grato. Ad Avola Antica frequenta la chiesa di Santa Venera, dove si confessa e si comunica ed alimenta la lampada votiva all'altare dell'apostolo S. Giacomo. Questo per i 38 anni di permanenza in territorio Avolese. Nel frattempo il massaro che lo aveva acquistato dà in matrimonio due nipoti con dei netini donando loro il gregge e lo schiavo libico. Da allora Antonio va a Noto. I nuovi padroni però considerano le qualità soprannaturali e i miracoli del nuovo schiavo, lo rendono libero. Antonio rimarrà con loro altri quattro anni. Licenziatosi da loro, Antonio si offre a servire i carcerati ed i malati, poi sceglie la vita eremitica, come terziario francescano, ai Pizzoni di San Corrado Fuori le Mura. Periodicamente si reca a Noto per accostarsi ai sacramenti e raccogliere elemosine per i poveri. Consumato dall'ascesi eremitica, dagli anni e dalla malattia rende l'anima a Dio il 14 marzo 1550. Viene seppellito nella chiesa francescana di Santa Maria del Gesù a Noto che diviene meta di pellegrinaggi e di grazie. Nel 1611 viene data licenza di divulgare l'immagine con aureola di beato.

 

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